Barba di becco – Tragopogon pratensis

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Barba di becco (nome scientifico Tragopogon pratensis L.)

 

è una pianta erbacea, bienne alta fino a 100 cm glabra e poco ramificata dai fiori vistosamente gialli, appartenente alla famiglia delle Asteraceae
Sistematica
Il genere Tragopogon non è molto numeroso: le più recenti classificazioni lo compongono in circa 15-16 specie. Nelle classificazioni più vecchie la famiglia del genere Tragopogon è chiamata Compositae.
Sottospecie:
• Tragopogon pratensis L. subsp. Orientalis (L.) Celak. – Barba di becco orientale: si differenzia per il fusto ingrossato sotto i capolini e per i fiori che hanno la stessa dimensione dell’involucro.
• Tragopogon pratensis L. subsp. minor (Mill.) Hartm.
• Tragopogon pratensis sensu Marches. non L.
Specie simili:
• Tragopogon dubius Scop. – Barba di becco a tromba: presenta un fusto molto ingrossato all’altezza dei capolini. Le squame dell’involucro sono più numerose (fino a 12). Si trova in luoghi erbosi aridi e su calcare. In Italia è rara.
Etimologia
Da Dioscoride sappiamo che il nome della pianta (e quindi del genere) deriva dal greco τραγος (tragos = caprone) e πὠγων (pogon = barba) per la somiglianza delle setole del pappo con la barba di un caprone.
Il nome volgare più comune e antico (Barba di becco) sembra derivi da una dizione longobarda (bikk=becco).
Ci sono diverse testimonianze della conoscenza di questa pianta fin dall’antichità. Sembra che in un affresco pompeiano si trovi una sua raffigurazione.
Morfologia
Descrizione delle parti della pianta
La forma biologica della pianta è definita come emicriptofita scaposa (H scap): quindi è una pianta perennante per mezzo di gemme al livello del terreno e con asse fiorale di tipo eretto con poche foglie.
Ma a volte può presentare caratteristiche tipiche delle terofite (quindi pur essendo annuali superano l’inverno sotto forma di seme). Barba di becco ha un ciclo biennale; questo vuol dire che il primo anno sviluppa una rosetta di foglie basali; mentre il secondo anno produce lo scapo fiorale.
Radici
La radice è verticale o lievemente obliqua del tipo a fittone. La sezione massima è di 1 cm.
Fusto
Fusto eretto poco ramoso con strette foglie lanceolate e arricciate
Il fusto è solo di tipo epigeo (quello ipogeo è assente) ed è eretto, poco ramoso e glabro. La sezione si presenta cava (fusto fistoloso) e striata. In genere è ingrossato ai nodi
Foglie
Le foglie sono lineari – strette, molto lanceolate e acuminate (dimensione da 5 a 20 cm) a margine intero o lievemente ondulato. Sono inoltre sessili con base amplessicaule allargata (10–15 mm). A volte sono arricciate. Nella zona centrale (mediana), longitudinalmente, presentano una nervatura molto marcata.
Infiorescenza
Fiore chiuso. Ricettacolo cilindrico con squame lineari e acuminate
L’infiorescenza ha pochi capolini (per lo più sono solitari) di diametro 3–6 cm fissati all’apice di un sottile peduncolo. L’involucro (chiamato anche ricettacolo) è cilindrico con un diametro di circa 1 cm ed è formato da una serie di 7-8 squame (brattee) lineari e acuminate. Dopo la fioritura le brattee si ripiegano all’ingiù.
Fiori
Capolino con fiori solo ligulati e antere centrali con strisce scure
I fiori della corolla sono solo ligulati ermafroditi più lunghi dell’involucro di colore giallo intenso. Le antere sono pure gialle con strisce longitudinali scure.
Il periodo di fioritura va da maggio a settembre, a seconda delle stazioni che possono andare dal piano ai monti.
Impollinazione tramite api e insetti di vario tipo (mosche).
Frutti
Frutto achenio fusiforme con pappo piumoso
I frutti sono acheni grigiastri, fusiformi risultanti dalla metamorfosi del tubo calicino nelle fasi della maturazione fiorale. Questi frutti, lunghi quanto l’ovario, hanno un becco lungo con un pappo molto piumoso (delle barbe laterali patenti intrecciate ad ombrello – una trentina circa) di colore bianco.
Distribuzione e habitat
La nostra pianta viene definita come geoelemento eurosiberiano: zone fredde e temperato-fredde dell’Eurasia.
Quindi è localizzata in quasi tutta l’Europa sudorientale (dal Caucaso alla Siberia). È comune sulle Alpi. In Italia si trova soprattutto nelle regioni settentrionali nei prati grassi (fertili e concimati). Non è presente nelle isole.
Altitudine: 0 – 1800 m s.l.m..
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Author: UtenteTestudo

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